Persone di età diverse, con diverse esperienze lavorative e di vita, ma animate dal medesimo amore per il territorio valtellinese e determinate a contribuire alla costruzione del suo futuro. Persone che vogliono mettere a fattor comune le proprie esperienze per lavorare ad una visione di Sondrio nel 2040.
Sondrio e la Valtellina vivono un momento di transizione: da territorio di servizi, fortemente improntato sul ruolo delle due banche locali, a una nuova vocazione economica da costruire, a fronte della minaccia del declino demografico e dei limiti di un territorio periferico.
I cambiamenti del Covid, grazie alle possibilità del lavoro da remoto, hanno portato all’apertura di scenari che prima sembravano impensabili. La fuga dalle grandi città e la riscoperta importanza della qualità della vita in luoghi extra-urbani, a misura d’uomo, costituiscono grandi opportunità per un territorio che ha tutte le caratteristiche per essere una destinazione in cui stabilirsi, grazie all’alto livello di qualità della vita. Una destinazione sia per i nomadi digitali amanti della montagna, sia per le tante persone che, lavorando altrove, potranno decidere di stabilirsi in Valtellina, un luogo di pace e tranquillità, immerso nella natura, ma non eccessivamente lontano da Milano, capitale economica del paese. Per fare questo è indispensabile costituire un ecosistema di innovatori e fare sì che l’innovazione inizi a essere un tratto distintivo del nostro territorio, permettendo anche l’insediamento di startup e aziende il cui business possa prescindere dalle catene logistiche e dalla vicinanza geografica a grandi poli. Innovazione tecnologica, culturale e sociale dovranno permeare il nostro territorio, preservandone l’identità e proiettandolo in una nuova prospettiva al passo con i tempi.
D’altro canto, le opportunità legate al turismo e alla promozione dei prodotti tipici continuano a costituire un’importante vettore di sviluppo, nella misura in cui sapranno fare leva sulla nostra identità e potranno offrire investimenti e posti di lavoro di qualità, grazie anche alla visibilità che si potrà cogliere dalle Olimpiadi 2026. Un turismo slow,
esperienziale e in linea con gli attuali trend legati anche alla destagionalizzazione. Un turismo che si fondi sul coinvolgimento attivo della popolazione locale e che sia fortemente improntato sulla sostenibilità.
Per potere promuovere il territorio per visitatori, per nuovi potenziali abitanti e aziende che decidano di stabilirsi qui, è fondamentale offrire non solo opportunità lavorative, ma tutti gli elementi che concorrono al buon vivere in una dimensione piena, a partire dai servizi sociali e da un’offerta culturale ricca e continua, con attenzione alle giovani generazioni.
Un territorio da riabitare, grazie al combinarsi di questi fattori e alla conseguente generazione di opportunità. Un territorio da scegliere.
Sondrio Domani si propone come elemento propulsore di questa visione, fungendo da stimolo culturale e costituendosi come un laboratorio di idee per il territorio, cercando di fare sistema e aggregare.
Prima ancora che sulle bellezze naturalistiche dei nostri luoghi, crediamo nelle capacità dei nostri cittadini, che con il loro lavoro negli anni hanno modellato i nostri terrazzamenti, elemento distintivo della nostra identità. Crediamo nella centralità della persona e quindi, per realizzare questo sogno di Sondrio nel 2040, puntiamo sul capitale umano dei nostri concittadini, con le loro esperienze, le loro capacità e competenze, avendo l’ambizione di unirle verso un orizzonte comune.
Si può fare.
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